Matteo Renzi torna a evocare la favola di Pinocchio al Senato, ma il passato politico lo inchioda a un ruolo ben preciso.
Nel corso del suo intervento al Senato, Matteo Renzi ha paragonato i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi al Gatto e alla Volpe, con Giorgia Meloni nei panni dell'”omino di burro”. Lui stesso si è invece identificato con il Grillo Parlante, colui che dice verità scomode e che per questo viene messo a tacere. Una metafora che ha fatto discutere, ma che ha anche sollevato non poche ironie.
Renzi attacca la Meloni: il passato e le accuse di incoerenza
Il richiamo alla favola di Pinocchio non è nuovo nel panorama politico italiano. Renzi, nel tempo, è stato più volte associato al celebre burattino, proprio a causa delle sue promesse e dichiarazioni che, secondo i critici, non avrebbero mai trovato riscontro nei fatti.
L’ex Presidente del Consiglio ha spesso costruito la sua strategia comunicativa su promesse e slogan. Tuttavia, alcune delle sue dichiarazioni più celebri sono diventate un boomerang.
Il caso più noto riguarda la sua campagna referendaria del 2016: Renzi aveva dichiarato che, in caso di sconfitta, si sarebbe ritirato dalla politica.
Il “no” vinse con una larga maggioranza, ma lui rimase sulla scena, fondando successivamente Italia Viva.
Tra le altre promesse contestate ci sono il Jobs Act, che avrebbe dovuto creare centinaia di migliaia di posti di lavoro stabili, e la sua battaglia per allentare i vincoli di bilancio europei, mai portata a termine.
Lo stesso caso Banca Etruria, con il coinvolgimento del padre di Maria Elena Boschi, ha contribuito a minare la sua credibilità, soprattutto dopo l’assicurazione che i risparmiatori non avrebbero subito danni.
Il ruolo di Renzi oggi: quanto pesa ancora in politica?
Dopo l’uscita dal Partito Democratico, Renzi aveva promesso di rivoluzionare il centrodestra con Italia Viva, diventando un elemento chiave della politica italiana. Tuttavia, i sondaggi lo vedono sempre più ai margini del dibattito politico, con un consenso in costante calo.
Mentre attacca il Governo, molti gli ricordano il suo stesso passato da “Pinocchio della politica”, sottolineando come le sue promesse abbiano spesso trovato un epilogo diverso da quello annunciato.
Il suo intervento al Senato, dunque, appare più come una rivisitazione di un copione già visto che come un’effettiva strategia per tornare protagonista.